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Sarah Flores
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Data di nascita
1968
Luogo di nascita
USA (presumibilmente)
Parenti
Sconosciuti
Professione
Gallerista (XBOX360/PS3/PC) Mercante d'arte (PS2/Wii)
Altezza
Sconosciuta
Peso
Sconosciuto
Capelli
Neri
  • Bianchi/Argento (PS2/Wii)
Occhi
Marroni
Segni particolari
Conoscenza del latino
Comparse
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Cinzia Massironi

Sarah Flores è una gallerista (urbanista nella versione Wii e Playstation 2) apparsa in Alone in the Dark: Inferno. Si ritrova, suo malgrado, bloccata nell'ascensore di un edificio dove viene salvata da uno smemorato Edward Carnby. È doppiata da Alexandra Williamson in lingua originale e da Cinzia Massironi[1] in italiano.

Caratteristiche[]

Dal carattere temprato e volitivo, Sarah Flores si presenta come una donna decisa e coraggiosa. Quando s'innervosisce tende ad essere piuttosto nevrastenica e volgare, malgrado ciò è dotata di un grande spirito d'iniziativa ed un particolare ingegno nell'affrontare i problemi che le si pongono davanti. È anche una donna molto acculturata e sveglia, con uno spiccato intuito. Benché sia solita rivolgersi con un certo sarcasmo agli estranei, sa adottare un atteggiamento serio, composto, e nasconde dentro di sé una grande fragilità. Quando la situazione a New York inizia a precipitare si lascia prendere dal panico ma la vicinanza ad Edward Carnby le infonde coraggio e le permette di riacquistare il controllo di sé. Malgrado in principio il rapporto con il detective sia contrastato (da una parte il carattere aggressivo di lei, dall'altra il freddo cinismo di lui), Sarah inizia a sviluppare un tenero interesse nei suoi confronti che culmina in un bacio quando Carnby le salva la vita presso il museo. Il loro legame crescerà al punto che la ragazza lo accompagnerà sino al termine della sua ricerca, volendo a tutti i costi dimostrargli che non è solo nell'affrontare tutto ciò. Infine comprenderà il suo ruolo nella vicenda e lo accetterà, pur non avendo ancora chiara l'intera situazione, ed arriverà a sacrificarsi per Edward, accogliendo Lucifero dentro di sé per salvargli la vita.

Biografia[]

Non si sa nulla della vita di Sarah prima degli eventi di New York, ma si sa che non è nativa della città essendo andata ad abitarvi due anni prima del suo incontro con Carnby. Nelle versioni per PS2 e Wii la ragazza fa riferimento ad una sua zia, colpita da un fulmine e da allora con problemi di memoria, e di lunghi pomeriggi passati con suo padre presso Central Park. Non è chiaro se questi episodi siano condivisibili tra le due incarnazioni della ragazza apparse sulle diverse console. È noto che durante la sua vita Sarah si sia laureata in storia dell'arte e sia divenuta una gallerista, lavorando a New York.

Alone in the Dark: Inferno[]

Nel 2008, mentre si trova nell'ascensore di un albergo nel Midwest per incontrare un cliente, Sarah si ritrova bloccata a causa di un diffuso black-out. Riesce a chiedere aiuto ad una delle guardie del palazzo, la quale però può solo suggerirle di aprire lo sportello di manutenzione sopra l'ascensore, poiché non riesce a raggiungerla. La ragazza tuttavia non riesce ad aprirlo e rimane bloccata finché uno smemorato Edward Carnby non entra nell'ascensore con lei. Dopo aver appurato che non si tratta di un poliziotto la ragazza inizia a farsi prendere dal panico finché alcuni Humanz non fanno precipitare la cabina fino al piano terra. Una volta riuscita ad accedere alla hall dell'albergo ella comprende che l'intero disastro è causato da delle crepe che trasformano tutti gli esseri viventi in mostri. Assieme a Carnby raggiunge il garage dove i due incontrano Theophile Paddington, sovrintendente del Museo di Central Park e vecchio amico del detective, sebbene questi non sia in grado di ricordarsi di lui. I tre fuggono con un'automobile ed escono sulla 59esima strada dove l'intera città viene dilaniata da un'enorme crepa gigante dalle sembianze di un terremoto. Fuggiti a Central Park, la ragazza diviene preda del nervosismo ed ha un'altra discussione con Edward interrotta tuttavia da Theo il quale, dopo aver consegnato al detective una misteriosa pietra e avergli dato appuntamento al museo, si suicida sparandosi in testa. Totalmente in preda al panico, Sarah si accorge che Edward è ferito gravemente e si separa da lui per poter inseguire un'ambulanza e prestargli così soccorso. Una volta raggiunta incontra il dr. William Hartford e da appuntamento ad Edward, il quale si è trovato costretto ad attraversare le fogne. Una volta che questi li raggiunge vengono analizzati i suoi dati sul computer, si viene quindi a sapere che egli è un investigatore del paranormale nato nel 1897 ed, inspiegabilmente, ancora con l'aspetto di un quarantenne. Malgrado quest'ultimo non la voglia con sé, Sarah decide di seguirlo verso il museo ma i due vengono attaccati da uno stormo di Vampirz e condotti presso il loro nido che Edward riesce a distruggere. Tramite alcuni messaggi dell'uomo dietro tutto ciò, Crowley, i due vengono a sapere che l'intero disastro ruota attorno ad un'antica profezia riguardante il "Portatore di Luce" che Sarah, conoscendo il latino, identifica come Lucifero. A quel punto si dirigono entrambi verso il museo ma durante il tragitto la ragazza viene rapita da degli altri Vampirz e portata dentro l'edificio dove, riuscita a liberarsi, cerca di nascondersi. Catturata nuovamente Sarah viene messa in un bozzolo dal quale le creature intendono succhiarle il sangue e dal cui interno sente la voce di Lucifero, capendo che era la stessa entità che in tutti quegli anni ha controllato Edward attraverso la Pietra Filosofale che egli portava al collo, allungandogli la vita ma portandolo a commettere orribili nefandezze. Proprio quest'ultimo giunge a salvarla e, dopo averle praticato un massaggio cardiaco, riesce a farla rinsavire ed i due si scambiano un bacio. Ancora debilitata Sarah decide di aspettarlo in una caffetteria del museo, ma poco dopo si rende conto che la zona non è sicura e si affretta a raggiungere Edward, il quale ha appena sconfitto un enorme creatura. Per aprire una porta con una serratura con lettore d'impronte digitali, la ragazza suggerisce al detective di mozzare la mano di una delle guardie uccise dalla creatura ed insieme i due finalmente raggiungono il luogo d'incontro con Theo: la stanza 943, trovandola però vuota. D'improvviso qualcuno getta una sedia in fiamme all'interno e li rinchiude ma un vento inspiegabile spegne le fiamme ed iniziano a manifestarsi strani segnali che Edward interpreta e che compongono la frase "Sarah, voglio che tu lo atterri". Pur non essendo convinta, la ragazza stordisce il compagno che, in sogno, ha una visione di Theo e scopre un'antica sala celata nella stanza. Lì dentro Sarah comprende il suo ruolo nella vicenda: costruire una serratura per l'antica porta mentre Edward andrà a recuperare la chiave. Separatasi dal compagno, la ragazza gli scrive mandandogli suggerimenti su come procedere e dettagli appresi leggendo il diario di Theophile. Infine, costruita la serratura, Sarah attiva un antico marchingegno a tempo, al termine del quale Lucifero sarà libero. Pur provando a rallentare il conto alla rovescia, Sarah non vi riesce e viene presa in ostaggio da Crowley fino a quando non giunge Edward con Hermes Trismegisto, la "chiave", ed uccide il criminale sparandogli alla testa. I tre sopravvissuti raggiungono quindi la porta di Lucifero ed il detective vi posa sopra le due metà della Pietra Filosofale, venendo però posseduto dal demonio. Ormai innamorata di Edward, Sarah si fa avanti e prende la Pietra, facendo sì che Lucifero si reincarni in lei, a questo punto esistono due finali:

  • Se Edward decide di sparare a Sarah l'anima della ragazza verrà liberata ma il demonio si reincarnerà nel detective portano distruzione nel mondo.
  • Se Edward decide di risparmiarla, Sarah verrà inevitabilmente corrotta dal diavolo il quale, schernito il detective, lo inciterà a combatterlo ma questi preferirà andarsene, rimandando il loro scontro.

Versione PS2/Wii[]

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Nelle versioni per PS2 e Wii Sarah è una mercante d'arte, a differenza della sua controparte porta i capelli lunghi d'un colore argentato ed in principio è molto più pacata, difficilmente impressionabile e serafica. Successivamente si rivela estremamente logorroica (cosa che in più di un occasione infastidirà Edward), parlando a raffica nelle situazioni concitate e raccontando dettagliatamente episodi della sua vita nei momenti di tranquillità. Nel museo si dimostrerà alquanto vigliacca, rifiutandosi di proseguire con Edward per poter trovare un nascondiglio e mancherà del brillante intuito e della perspicacia della sua controparte. Il suo stesso rapporto con il detective risulterà essere molto più freddo, Sarah lo accompagnerà sino alla stanza 943 del Museo e lì rimarrà per costruire la serratura del cancello di Lucifero. Quando Edward farà ritorno con Hermes la ragazza verrà spontaneamente posseduta dal demonio ed Edward dovrà deciderle se spararle o meno: se dovesse farlo la ragazza crollerà a terra e sarà il detective a venir posseduto, se invece non dovesse farlo la ragazza lo attaccherà.

Riferimenti[]

Galleria[]

Alone in the Dark: Inferno
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